Originaria dell'isola di Sumatra, in Indonesia, la cannella trae il suo nome dalla forma a bastoncino, visto che si tratta della corteccia essiccata di un albero, detto Cinnamomun. Diffusa un po' in tutta l'Asia, questa pianta ha trovato, con il passare dei secoli, il suo habitat naturale nelle foreste del Borneo ma soprattutto nell'isola di Ceylon, ove con il tè costituisce un elemento fondamentale del paesaggio, oltre che dell'economia. I primi a gustarla furono i Fenici che, da abili mercanti quali erano, la proposero su tutti i mercati allora conosciuti. Lo storico greco Erodoto (V secolo a.C.) ne narrava le qualità nei suoi scritti, dimostrando peraltro di sapere che questa spezia veniva prodotta da un albero che può anche superare i dieci metri di altezza. Gli olandesi prima e gli inglesi poi la importarono in quantità copiose in tutta Europa, dove divenne la spezia di gran lunga più diffusa .La cannella dà infatti un tocco esotico agli impasti della pasta fresca, quelli a base di ricotta e spinaci. D'altro canto il suo utilizzo in pasticceria è largamente diffuso, specialmente nei dolci privi di creme. Ma è nei freddi pomeriggi invernali che un po' tutti abbiamo avuto a che fare con la cannella. Chi, infatti, non si è mai riscaldato con una bella tazza di vin-brulé?
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